FOSSATI F. , BONSIGNORE A. , CANDOSIN S. , MOLINELLI A. , VENTURA F. : Ustioni di I° e II° grado conseguenti a duplice trattamento estetico: analisi di un caso in ambito penale –

FOSSATI  F. (*),  BONSIGNORE  A. (*),  CANDOSIN  S. (*),  MOLINELLI A. (*), VENTURA F. (*)

 

Ustioni di I° e II° grado conseguenti a duplice trattamento estetico: analisi di un caso in ambito penale

([*]) Sezione Dipartimentale di Medicina Legale, Università degli Studi di Genova, via A. De      Toni 12 – 16132 Genova. Corresponding Author:  francesco.ventura@unige.it

 

Riassunto:

Gli Autori presentano il caso di una donna di 59 anni sottoposta ad un duplice trattamento estetico consistente in sottoposizione a raggi infrarossi a cosce, fianchi, addome e glutei. Successivamente, nella medesima giornata, la signora effettuava un trattamento depilatorio, per mezzo di ceretta a caldo, su cosce e gambe.

La sera stessa in cui la donna aveva eseguito i sopraccitati trattamenti, ella avvertiva intenso dolore alle gambe; per tale motivo, il giorno seguente, si recava al pronto soccorso dove diagnosticavano ustioni di I e II grado alle cosce ed alle ginocchia bilateralmente.

La Signora sporgeva querela nei confronti dell’estetista la quale veniva indagata per lesioni personali.

Il medico legale consulente del PM era chiamato a valutare se la lesività riportata fosse da ricondurre al trattamento a raggi infrarossi, a quello depilatorio o ad entrambi ed, in tal caso, se fossero conseguenti ad una condotta negligente, imprudente o imperita dell’operatore.

Sulla base delle risultanze derivanti dall’integrazione del dato clinico con quello circostanziale e della normativa vigente all’epoca dei fatti, pur riconoscendo una lesione personale lievissima derivante esclusivamente dal trattamento depilatorio, all’estetista non è stata riconosciuta alcuna condotta colposa. Quanto riportato dalla paziente, infatti, è stato considerato quale effetto indesiderato comunque possibile del trattamento depilatorio con ceretta a caldo.

 

Parole chiave: duplice trattamento estetico, terapia con raggi infrarossi, ceretta a caldo, ustioni, lesioni personali.

 

Abstract:

I° e II° degree burns following a dual beauty treatment: analysis of a case debated in the Penal Court
The authors present the case of a 59-year old woman who has been treated with a dual beauty procedure. Firstly, she underwent to an infrared therapy for cellulite at thighs, hips, abdomen and buttocks. Subsequently, the same day, she went through a depilatory treatment performed using hot wax stripping on her thighs and legs.

In the evening, the woman felt intense pain in the legs and for that reason, the day after, she went to the emergency room, where I and II degree burns to her thighs and knees were bilaterally diagnoses.

The woman leaned lawsuit against the beautician who was investigated for personal injuries. The forensic pathologist chosen as the Public Prosecutor Consultant was asked to evaluate if the alleged injuries were due to the infrared therapy, the hot wax stripping or both, and arising from a negligent, reckless or incompetent operator.

On the basis of clinical and circumstantial data, a slight personal injury arising solely from the depilatory treatment was diagnosed.

However, according to the legislation in force at the time of events, the beautician was not sentenced from a penal point of view. The burns, indeed, were considered as a possible side effect of  hair removal through hot wax stripping.

 

Key words: dual beauty treatment, infrared therapy, hot wax stripping, burns, personal injuries.

 

Il Caso

Gli Autori presentano un caso peritale penale inerente una donna di 59 anni  che, nella medesima giornata, presso un centro di bellezza, si sottoponeva ad un duplice trattamento estetico  consistente in “elettrostimolazione a raggi infrarossi e depilazione per mezzo di ceretta a caldo”.

Poche ore dopo il trattamento, nella notte,  la paziente accusava forti dolori alle gambe, che persistevano anche nei giorni seguenti e per tale motivo la stessa si  recava in pronto soccorso dove erano diagnosticati “esiti di ustione di I e II grado” alle cosce con prognosi di dieci giorni e prescrizione di culottes compressive.

Ritenendo che le lesioni riportate fossero la conseguenza dei trattamenti estetici eseguiti, la signora, presentava querela nei confronti dell’operatrice del centro estetico.

Il caso ha richiesto una valutazione medico-legale in merito ad un ipotesi di lesioni personali, conseguenti al duplice trattamento estetico.

 

Premessa

L’infrarosso terapia è una tecnica fisioterapica che sfrutta gli effetti biologici prodotti dai raggi infrarossi (RI) nei tessuti descritta in letteratura per la prima volta tra la fine degli anni ’40 e i primi anni ’50. [1, 2].

I RI sono onde elettromagnetiche, che hanno una lunghezza  compresa tra 7.600 e 150.000 Ångström (Å). Sono presenti in natura (fanno parte delle radiazioni emesse dalla luce solare) e hanno numerose applicazioni in vari ambiti delle attività umane. Tra queste vi è anche l’utilizzo a scopo estetico, particolarmente quale anticellulite [3-6].

Nella pratica clinica  si utilizzano RI di tipo A la cui lunghezza d’onda (λ) è compresa da 7.600 a 14.000 Å [7].

Si tratta di una termoterapia che  utilizza lo stesso principio della Radarterapia. Nello specifico il calore viene prodotto da una lampada che va ad agire  sulla circolazione con vasodilatazione dei vasi, comportando un effetto trofico sui tessuti, mediante l’apporto di Ossigeno e sostanze nutritive. Questo trattamento ha, inoltre, un  effetto antalgico per la rimozione di sostanze algogene da tessuti patologici.

Per epilazione, invece, si intende l’asportazione del pelo in tutte le sue parti: stelo, bulbo e radice. La ceretta è il metodo più utilizzato, in quanto, maggiormente efficace ed economico. Consiste in una miscela di resine e cere scaldate, in un apposito contenitore, ad una temperatura superiore a 40° C.

La cera viene quindi applicata sulla pelle con un rullo appena e, quando questa si è solidificata e raffreddata, viene rimossa tramite strisce di cotone con un meccanismo a strappo [8].

In letteratura sono scarse le segnalazioni inerenti effetti collaterali conseguenti all’utilizzo di questa metodica depilatoria, con l’attenzione prevalentemente incentrata su altre tipologie di trattamento estetico quali la luce pulsata [9] e microonde [10].

 

Discussione

Nel caso di specie, in riferimento al trattamento a RI, la modalità di applicazione prevedeva il posizionamento di 4 elettrodi per coscia, 4 in addome e 4 sui glutei collegati ad un elettrostimolatore centrale.

Successivamente veniva posizionato un supporto a volta sovrastante  il lettino di trattamento, contenete più lampade  a RI, il cui fascio di luce veniva indirizzato verso le zone da trattare .

Tale metodo si caratterizza, per essere non invasivo e non doloroso.

La paziente peraltro, affermava di essersi già sottoposta diverse volte in passato, a questo tipo di trattamento, senza sviluppare conseguenze e/o complicanze.

Successivamente, la donna, eseguiva una ceretta a caldo, trattamento che può comportare l’instaurarsi di ustioni a seguito di temperature troppo elevate della cera, nonché di abrasioni, in seguito ad una troppo brusca rimozione della striscia di cotone.

In questa occasione, tuttavia, la donna manifestava ustioni di I e II grado, caratterizzate quindi, da eritema, edema e raccolte di essudato fra epidermide e derma.

Quello che il consulente  tecnico del Pubblico Ministero doveva valutare, pertanto, erano i postumi penalmente rilevanti. A distanza di due mesi, dall’evento, al momento della visita medico-legale, il CT del PM apprezzava una sostanziale restituito ad integrum (Fig. 1).

 

Fig.1

 

Non essendo ravvisabili esiti permanenti, nella valutazione dei postumi si doveva fare necessariamente riferimento al quadro clinico descritto in Pronto Soccorso. Quest’ultimo era indicativo per ustioni di I e II grado guaribili in un periodo di 10 giorni, classificabili pertanto, come lesioni personali lievissime.

Al fine di valutarne adeguatamente il nesso di causalità materiale, bisognava tuttavia, ricondurre tale lesività ad uno dei due trattamenti subiti o alla combinazione degli stessi. In tale analisi risultava dirimente il criterio topografico, in quanto la sede delle ustioni era compatibile con le regioni corporee sede di applicazione della cera a caldo e non della lampada ad infrarossi.

Per quanto riguardava le condotte messe in atto dall’estetista, invece, non erano ravvisabili elementi di negligenza, imprudenza ed imperizia, in quanto le ustioni di I e II, rientrano, come detto, tra le complicanze previste da questo tipo di trattamento depilatorio.

Inoltre, la combinazione delle due procedure e la messa in atto delle stesse rispettava le disposizioni di legge vigenti all’epoca (Legge 04/01/1990 n. 1 “Disciplina dell’ attività di estetista”) che disciplinano l’attività dell’estetista, peraltro tutt’oggi in vigore.

Di conseguenza non è stato possibile dimostrare in termini di certezza che un diverso comportamento dell’estetista avrebbe potuto evitare il verificarsi di una delle complicanze possibili.

Quindi, da un punto di vista penalistico, l’estetista è stata assolta, tuttavia, il caso in oggetto, lascia spazio ad un eventuale risarcimento del danno in termini di invalidità temporanea.

 

BIBLIOGRAFIA

 

  1. Bagghi Hn. Application of infra-red rays in the treatment of certain diseases. Antiseptic. 1949;46:363-5.
  2. Van der Plaats GJ. Introduction to infra-red therapy. Med Tech 1950;4:89-90.
  3. Paolillo FR, Borghi-Silva A, Parizotto NA, Kurachi C, Bagnato VS. New treatment of cellulite with infrared-LED illumination applied during high-intensity treadmill training. J Cosmet Laser Ther. 2011;13:166-71.
  4. Alexiades-Armenakas M. Laser and light-based treatment of cellulite. J Drugs Dermatol. 2007;6:83-4.
  5. Romero C, Caballero N, Herrero M, Ruíz R, Sadick NS, Trelles MA. Effects of cellulite treatment with RF, IR light, mechanical massage and suction treating one buttock with the contralateral as a control. J Cosmet Laser Ther. 2008;10:193-201.
  6. Wanitphakdeedecha R, Manuskiatti W. Treatment of cellulite with a bipolar radiofrequency, infrared heat, and pulsatile suction device: a pilot study. J Cosmet Dermatol. 2006;5:284-8.
  7. Alster TS, Tehrani M. Treatment of cellulite with optical devices: an overview with practical considerations. Lasers Surg Med. 2006;38:727-30.
  8. Turel-Ermertcan A, Sahin MT, Yurtman D, Kapulu N, Ozturkcan S. Inappropriate treatments at beauty centers: a case report of burns caused by hot wax stripping. J Dermatol. 2004;31:854-5.
  9. Adhoute H, Hamidou Z, Humbert P, Lyonnet C, Peuchot MA, Reygagne P, Reynier C, Rivoire S, Simoneau G, Toubel G. Randomized study of tolerance and efficacy of a home-use intense pulsed light (IPL) source compared to the hot-wax method. J Cosmet Dermatol. 2010;9:287-90.

10.Chang AC, Watson KM, Aston TL, Wagstaff MJ, Greenwood JE. Depilatory wax burns: experience and investigation. Eplasty. 2011;11:e25.

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DEL TESTO INTEGRALE (IN ITALIANO)

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