GERACI D. , CASCIO O. , PALMERI A. , SANFILIPPO G., TEODORO M. T., FORTE V. : Quando la disperata ricerca dell’estetica può comportare un’inutile sofferenza e una fastidiosa battaglia legale. – A desperate quest for beauty, a pointless suffering and an annoying litigation.

GERACI D. (*), CASCIO O. (*), PALMERI A. (*),

SANFILIPPO G. (*), TEODORO M. T. (*), FORTE V. (*)

 

Quando la disperata ricerca dell’estetica può comportare

un’inutile sofferenza e una fastidiosa battaglia legale.

 

Comunicazione presentata  alle VI Giornate Di Studio GISDI: “La medicina del piacere: tra  benessere e danno alla persona” . Sestri Levante (GE) 27 – 29 Ottobre 2011

(*)  Istituto di Medicina Legale dell’Università degli Studi di Catania. Corresponding Author: palmeriandrea@libero.it

 

Parole chiave: estetica, imperizia, implantologia

 

Keywords: aesthetics, malpractice, implantology

 

Abstract

 

L’imperizia di un legale e l’ignoranza di un padre hanno permesso che una giovane paziente subisse un’ingiusta sofferenza e tutto ciò in nome dell’estetica.

Una mediazione od un’opportuna consulenza medico – legale avrebbero evitato tale sofferenza.

Gli Autori riportano il caso di una giovane paziente rivoltasi alle cure di specialista odontoiatra per essere sottoposta ad opportuni trattamenti in quanto presentava “mal occlusione di II classe II divisione”.

L’iter clinico-terapeutico, nonostante avesse comportato un effettivo miglioramento della situazione clinica, è stato successivamente interrotto per volontà della paziente, lasciando di fatto incompleta la prestazione dell’odontoiatra.

Il contratto di prestazione d’opera, stipulato verbalmente, con obbligazione di risultato, sarebbe stato rispettato dal medico, che, come prova a sua favore, aveva portato il programma terapeutico, fatto eseguire alla paziente, ed, inoltre, non gli si possono addossare colpe, per non aver raggiunto i risultati sperati, perché era stata la paziente stessa che aveva interrotto, anzitempo, l’iter terapeutico. Ergo, il comportamento del ricorrente è da censurare, in quanto ha impedito all’odontoiatra di completare il suo programma terapeutico e non, invero, quello del medico che ha agito secondo diligenza, e consapevole delle proprie azioni.

La ricerca di un miglioramento estetico, oltre che funzionale, viene messo al primo posto in una società che ha ormai perso quelli che sono considerati i valori importanti, fra i quali la salute deve mantenere un posto rilevante!

 

Abstract:

A desperate quest for beauty, a pointless suffering

and an annoying litigation.

 

The incompetence of a lawyer and ignorance of a father allowed unjust suffering for a young patient and all in the name of aesthetics.

A mediation or proper medical – legal advice would prevent such suffering.

The authors report a case of a young patient that subjected to appropriate treatments by specialist dental care, because presented as “malocclusion class II division II.”

The clinical and therapeutic process, although it had led to an actual improvement in the clinical situation, was subsequently stopped by the will of the patient, which left incomplete performance of the dentist.

The contract for the provision of work, agreed verbally, with obligation of result, was respected by the doctor, who, as evidence in his favor, he led the program of therapy and, moreover, he can’t pass on guilt for not having achieved the desired results, because it was the same patient who had stopped, prematurely, the therapeutic procedure. Ergo, the conduct of the pazient is to be censured, as it prevented the dentist to complete his treatment program and, indeed, that the doctor has acted with diligence, and conscious of their actions.

The search for an aesthetic improvement, as well as functional, is put in first place in a society that has lost those values are considered important, including health needs to maintain a prominent place!

 

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DEL TESTO INTEGRALE (IN ITALIANO)

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